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La festa di tutto quello che abbiamo in comune

Camilla – Emporio di Comunità e Campi Aperti fanno festa insieme, per celebrare le pratiche e i valori che portano avanti: dall’economia al cibo, dalle relazioni alla madre terra.
Mercato contadino, laboratori, incontri, musica e sorprese packaging-free
Domenica 13 ottobre dalle 09.00 alle 20.00
Piazza VIII Agosto, Bologna

Perchè faremo festa insieme? Prendetevi il tempo di scoprirlo arrivando in fondo alla pagina, dove trovate un testo curato da una Camilla e coproduttore di Campi Aperti.


PROGRAMMA

_TUTTO IL GIORNO in piazza
> banchetti dei produttori di Campi Aperti e di Camilla
>  mostra “Una per tutte, tutte per una”
> banco informativo di Camilla e Campi Aperti con utili gadget sostenibili per autofinanziamento della giornata
> si mangia e si beve con i prodotti contadini del territorio
> pit-stop cinni
> campagna tesseramento Campi Aperti 
> Raccolta donazioni per le navi della ONG Mediterranea Saving Humans

_LABORATORI E ATTIVITÀ
> ore 11.30 e 15.00 Il sole in cucina, dimostrazione di cottura solare: ognuno può costruirsi il forno solare /// Laboratorio a cura della Compagnia dello Zukkero
> ore 17 mangiamo la torta collettiva più grande del mondo
> ore 17 giochiamo al taboo di tutto quello che abbiamo in comune  
> ore 10.30 – 13.30 laboratorio di serigrafia con Checkpoint Charly: personalizza una maglietta, un grembiule o quello che vuoi tu (se non ce l’hai la puoi comprare allo stand di Camilla) con grafiche stampate in serigrafia su taschini colorati che potranno essere cuciti sul posto. Laboratorio a  offerta libera


_CONCERTO
> ore 18.00  Donpasta presenta Food sound System: Cucina e vinili


_APPROFONDIMENTI in zona tendone centrale

> ore 10-12 “una per tutte, tutte per una”
Nuove forme di mutualità per cambiare le regole del gioco, una biblioteca vivente curata da Campi Aperti, Camilla, Arvaia, MAG6 e ARESS

> ore 15:30 “Quale agricoltura nutrirà il pianeta nel futuro?”
Due modelli di agricoltura si fronteggiano sul nostro pianeta. Da un lato, l’agricoltura industriale, dominata da grandi corporations e grandi aziende iper-specializzate che operano su un mercato globalizzato. Dall’altro lato, le agricolture contadine, con piccole aziende e coltivazioni diversificate, più attente all’ambiente, le cui pratiche agricole si sono adattate agli ecosistemi naturali e i cui prodotti sono distribuiti su mercati locali. Secondo i dati del Comitato per la Sicurezza Alimentare della FAO, le agricolture contadine a conduzione familiare garantiscono il nutrimento per il 70% della popolazione della terra. Eppure, da decenni, soprattutto nei paesi del Nord del mondo, dominano idee e politiche secondo le quali l’agricoltura va “modernizzata” e “industrializzata” e i relativi mercati “liberalizzati”. Senza tener conto degli effetti distruttivi di queste politiche sulle agricolture contadine del Sud del mondo, né dell’impatto ambientale dell’agricoltura industriale, che è uno dei settori economici che più contribuiscono al riscaldamento globale, è responsabile dell’emissione del 21% di CO2 ed è una delle principali cause di inquinamento delle acque, attraverso fertilizzanti e dei pesticidi chimici. Senza tener conto, infine, dello sfruttamento del lavoro bracciantile che è spesso connesso all’agricoltura industriale. È indispensabile modificare queste politiche e sostenere pratiche agricole ecologiche e circuiti locali di produzione e distribuzione del cibo, rendendo protagonisti i produttori di piccola Scala. ​
Campi Aperti e Camilla ne discuteranno con:
Stefano Liberti, giornalista e saggista, che nelle sue inchieste ha approfondito i devastanti effetti ambientali e sociali delle industrie globali del cibo, il land grabbing in molti paesi del Sud del mondo, i problemi di un sistema di distribuzione basato sulle grandi catene di supermercati;
Roberto Congia e Andrea Cinus, del Movimento dei Pastori Sardi, che descriveranno la situazione della pastorizia in Sardegna e le ragioni e gli esiti della lotta dei pastori per ottenere un giusto prezzo per il latte ovino;
Holly Tiffen del movimento inglese delle Transition Town di Totnes, per capire quale transizione è possibile a un modello di produzione equo e sostenibile, nelle campagne e nelle Città. 
Germana Fratello, contadina e attivista di Campi Aperti
–  Andrea Sousa Lima (ESPLAR), esperta di tematiche di agroecologia, genere, femminismo, formazione e organizzazione di gruppi popolari di donne in progetti in parte finanziati da WeWorld-GVC in Brasile. Partecipa al gruppo di lavoro su genere e il femminismo della Articolazione Nazionale di Agroecologia (ANA);
José Ricardo Basílio (MST/ACACE), membro del Coordinamento Statale (per lo Stato del Ceará) del Movimento Sem Terra (MST) e coordinatore politico/referente di MST in Via Campesina [per approfondire potete leggere questo report della rete Fuori Mercato]
José Marques de Sousa Neto, responsabile programmi WeWorld-GVC Brasile;


Introduce e modera: Mimmo Perrotta, ricercatore all’Università di Bergamo e attivista in tema di filiere, lavoro e migrazioni in agricoltura

In  collaborazione con
WeWorld-GVC Onlus e Terra di Tutti Film Festival
Cooperativa Arvaia
Compagnia dello Zukkero
Mag6
Aress – Lo scoiattolo
Checkpoint Charly

Tutto quello che abbiamo
Terra, Cibo, Moneta, Comune

Non si può partire che dalla
TerraMadre su cui poggiamo i nostri corpi, terra materia viva, terra sfruttata, avvelenata, ma terra che riproduce vita; terra inaridita da cui fuggire, terra promessa a cui approdare; terra venduta e terra comprata, terra bene comune; pianeta Terra, non ne abbiamo un altro e non vogliamo trasferirci su Marte; terra e mare, mare cimitero per chi cercava una nuova terra senza scordare quella da cui veniva; terra dei fuochi, terra occupata, terra riconquistata, industria della terra e terra che produce Cibo.

Cibo per tutti, di qualità, ad un prezzo equo per chi lo compra e per chi lo produce: CampiAperti rende possibile questo da sedici anni nei mercati cittadini, non solo luoghi dello scambio monetario, ma luoghi della socialità e della politica quotidiana; è possibile realizzare modelli di produzione del cibo su scala locale, valorizzando le piccole imprese dei territori, che funzionano come presidi ambientali. Camilla è un passo ulteriore nell’organizzazione della filiera del cibo, costruisce una forma di cooperazione tra i consumatori; ogni tipo di consumo è anche una forma di produzione, siamo tutti coproduttrici e coproduttori, tracciati, mappati, invitati a spendere sempre di più per qualcosa che molto spesso non ci serve: cooperare nella scelta di ciò che vogliamo acquistare è un passo nella riconquista di spazi sottratti alle logiche di mercato. Non abbiamo paura dell’economia e della Moneta.

Moneta, scambio, valore, economia, concetti e pratiche con cui ci confrontiamo quotidianamente. Il denaro è lo specchio delle relazioni sociali, per questo non ne abbiamo paura: costruiamo relazioni sociali fondate sul bene essere comune e sulla cooperazione non su logiche di profitto e sfruttamento delle risorse naturali e delle altre forme di vita.
​Potremmo anche immaginare un mondo senza denaro, ma al momento preferiamo organizzarci per valorizzare i circuiti della cooperazione: la sperimentazione di una moneta altra come il Grano tende a questo.
La nostra economia, la nostra moneta sono quelle del Comune.

Comune è la ricchezza della TerraMadre, come Comune è la ricchezza sociale condivisa da noi tutte e tutti, fatta di linguaggi, conoscenze, idee, relazioni, macchine sociali e digitali, elementi materiali ed immateriali.
Comune è oltre il pubblico e oltre il privato: pubblico e privato giocano ognuno il proprio ruolo, in apparente contrapposizione, in un’ economia che non ha nessun legame col benessere delle persone e del vivente. Il privato si mangia quotidianamente grandi fette di pubblico, il pubblico è ormai diventato sinonimo di spreco, inefficienza e corruzione. Facce della stessa medaglia che è quella che premia i tagli ai servizi e la messa a profitto di ogni ambito della vita.

Tutto quello che abbiamo in Comune

Campi Aperti è un’associazione che tramite i suoi mercati vuole dare sbocco economico concreto alle piccole aziende agricole biologiche, e quindi a soggetti privati, Camilla è una cooperativa di consumatori, ed è un soggetto privato. Nessuna delle due è pubblica, per come si intende il settore pubblico; ma nessuna delle due insegue solamente il proprio interesse privato.
Comune è lo spazio politico ed economico della cooperazione sociale.
Comune è lo spazio di questa piazza, oggi 13 ottobre 2019.

Ancora una volta non è e non sarà facile, nessun potere ci regalerà nulla:
c’è e ci sarà bisogno di azione politica collettiva, di lotte per conquistare ogni piccolo spazio di libertà per tutte e tutti.

Una Camilla, coproduttore di Campi Aperti

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